Il
terzo volume è dedicato alla Moto Guzzi. Articoli sulla
distribuzione della Normale, sul Condor
Dondolino e Gambalunga e sulle prove
al banco flussaggio e potenza del motore del Falcone al variare
di camme e condotti di aspirazione e scarico, con tutti i risultati. Come
sempre, disegni "esplosi"
inediti e documentazione fotografica, analisi tecniche ecc... In questo
volume pubblichiamo inoltre uno studio estetico
sul Falcone da noi realizzato sulla base di studi realistici e
il reportage sulla visita, presso i nostri studi, dello staff del Moto
Guzzi Classics Club di Schio, con nostra preparazione del
Falcone del presidente.
Questo
sito, la cui nascita è databile
nel luglio 2007,rappresenta una attività di studio,
analisi
ericercaa
posterioridella
tecnica degli anni passati. Formato da un gruppo di tecnici,
appassionati e sostenitori che vuole ritrovare le radicie i perché con i mezzi moderni ma anche comparati con
quelli dell’epoca sulle prestazioni e ragioni costruttive che
furono adottate nei motori in genere settore sia moto che auto.
Per
far questo siamo dotati di un materiale in termini dilibri storici , manuali e di tecnica molto cospicuo
e come strano contraltare disponiamo anche di tecnologie e mezzi assolutamente tra i più moderni.
Infatti lo sponsor principale di questo progetto è la SOFT-ENGINE,
ditta leader nella costruzione dei banchi prova potenza a rulli e
non, nonché di altre attrezzature come banchi di flussaggio,
banchi ammortizzatore e programmi di simulazione prestazionale e
software di progettazione camme e quanto altro.
La
commistione di tutto questo ci offre la possibilità di fare una
analisi dettagliata del motore e del veicolo attraverso la
riprogettazione dello stesso dalla quale si
può anche capire la linea di pensiero del progettista.
In
questa ottica abbiamo coinvolto l'Università
Politecnica della Marche con la quale facciamo lavori
di ricerca nel settore storico.
INTERVISTA
AL FONDATORE
 
Il
lavoro principalmente si svolge su motori Guzzi
ed è veramente curioso vedere tesi di laurea che siano sullo
studio di una biella di un Dondolino o di un albero di una Sport
14 a biella tubolare con bronzina a gusci.
Tutto
questo non tragga in inganno il lettore che il lavoro si svolga
solo con i mezzi più sofisticati, nella più parte dei casi si
progetta con la mentalità antica e questo attraverso i libri di
testo dell'epoca, cioè ci si cala nei metodi, nelle tolleranze,
nelle lavorazioni cioè nello stato dell'arte di quel periodo. Non
a caso il nostro nome INGEGNERIADEPOCA rappresenta al meglio
quello che vogliamo fare ossia
l'ingegneria
dell'epoca in altri termini come si progettava e si costruiva un
tempo.
Vogliamo
precisare subito che non intendiamo invadere il campo degli
esperti né abbiamo velleità di tipostorico e documentarista se non dal momento che abbiamo
bisogno di conoscere la veridicità di una soluzione e
l’originalità di un pezzo testato. Ancor di più non invadiamo
il campo dei collezionisti, restauratori e dei replicanti, anzi
abbiamo bisogno del loro contributo almeno di quelli che conoscono
a fondo la materia da essi accettiamo ben volentieri la
consulenza, ed eventuale materiale che ci è ancora mancante.
Ringraziamo
pertanto già alcune persone e strutture come il Sig.Zaghini
socio del Museo Nazionale del
Motociclo che ha compreso e sostenuto sin dall'inizio
entusiasticamente la nostra iniziativa fornendoci preziose
informazioni e materiale.
Nonchè
altri esimi personaggi, dal Nord al Sud, che negli ultimi anni
hanno aderito fantasticamente all'idea collaborando a titolo più
che gratuito prodigandosi per trovare pezzi, documentazione o
sentire presso gli ultimi testimoni (vecchi meccanici) se
ricordassero qualcosa di come era fatto un pezzo o dove veniva
montato. Questo tipo di persone ci ha fatto capire che la strada
intrapresa dell'entusiasmo e della passione è quella giusta.
Ultimamente
si sono aggiunti fan, amici e appassionati soprattutto della zona
Marche che attraverso il CMAJE di Jesi si prodigano a far crescere
questo progetto.
Ancora più recentemente si
sono aggiunti personaggi veramente "importanti" di quelli che
sanno la "verità" che ammirati da questo progetto contribuiscono a
renderlo ancora più "perfezionato".
Naturalmente
ci mettiamo in una nicchia nella nicchia in quanto sarà raro
interessare qualcuno da dati come il coefficiente
di efflusso di una testa di una Sport
14 ossia la capacità respiratoria del un motore magari
con tanto di paravalvole, o la pressione massima nel cilindro o
l’accelerazione di una valvola di un Falcone Sport della Moto
Guzzi! Oppure, risponderemo a domande del tipo: "ma
c'era bisogno di un volano così pesante?" ci
rispondiamo calcolando il grado di irregolarità di quel motore.
La
finalità qual’è allora? Sicuramente quella di rispondere a
curiosità tecniche a cui nessuno ormai può rispondere e la
ricerca di tali risposte è la spinta che ci muove, nonchè
rivivere nostalgicamente la "verve" motoristica di
quegli anni quasi pionieristici. E' certamente un’illusione
onirica vaneggiante di immedesimazione del passato, quasi si fosse
dentro il cuore pulsante di un cilindro: mentre l’appassionato
più comune (anche noi lo facciamo!!!) sale su di una moto degli
anni '30 e gira per le campagne sognando di essere ancora in quegli
anni, noi espletiamo il nostro essere nostalgici disegnando la
testata di una Sport 15 o
provando la potenza di una Gilera o di una Guzzi al banco
prova ....che ci vuoi fare?
E’
iniziata una campagna di test al banco
prova , appositamente allestito per motori Moto
Guzzi 500cc per una serie di prove
sui diversi modelli, diverse configurazioni e tipi.
Una
prospettiva interessante è quella di fare service
per coloro che hanno moto o auto sportive o da corse che
partecipano alle competizioni di settore e vogliono provare o
sviluppare i loro motori e naturalmente per gli studiosi, e poi
potrebbero nascere da quegli studi delle "special".
La grande passione per il
Falcone come moto sportiva e godibile stimola moltissime idee alla
elaborazione e un capitolo molto importante è aperto sulle
truccature di questo modello tanto che stiamo preparando un kit
per il Falcone.
Naturale
epilogo di una attività del genere è sicuramente la produzione
di una documentazione e di materiale che è possibile avere sugli
studi che via via effettuiamo. Infatti, a dimostrazione di ciò,
esce con questo primo volume la raccolta degli studi che in parte
si trovano anche sul sito (www.ingegneriadepoca.com). Si tratta di
una pubblicazione a uscita periodica. Nel primo volume de “Il manuale di Ingegneria d’Epoca”, dedicato
principalmente alla Moto Guzzi, riportiamo prove al banco, non
facilmente reperibili su altri testi, di Moto Guzzi Falcone con
diverse configurazioni di albero a camme e scarico, e risultati in
comparazione. Ma non solo: pubblichiamo monografie sui modelli da
corsa Condor, Dondolino e Gambalunga,
con disegni “esplosi” inediti e documentazione fotografica.
Il motore è ormai completato da
tempo dei modelli da corsa come Condor,
Dondolino e Gambalunga, abbiamo ripercorse tutte le tappe della
realizzazione della moto, dal motore al telaio attraverso un ciclo
pensato all'antica riscoprendo lavorazioni ormai inesistenti, e
finalmente il telaio dell'intera motocicletta è stato ormai realizzato e l'emozione di vederla camminare
è stata enorme dal momento che ogni pezzo è stato vissuto nel suo processo più completo, dal progetto, alla realizzazione secondo l'occhio del passato.
Dopo
ore di duro e solitario lavoro finalmente qualche gioia anzi immensa
gioia nel vedere "volare" il Condor, ha infatti preso il
volo ed è tutto documentato con un video e possiamo senz'altro annunciare il completamento del progetto
"Condor", in tutto il suo sviluppo, dalla costruzione
alla realizzazione di motore e telaio, tutto realizzato in casa e
come una volta. Abbiamo effettuato esaustive prove al banco e
collaudi in pista, quest'ultima fase documentata nel bellissimo video,
che contiene anche l'intervista al fondatore di "Ingegneria
d'Epoca".
Il
nostro lavoro continua con il modello successivo, il
"Dondolino", che ormai è in una fase molto avanzata,
come mostrato nella fiera di Novegro
di questo anno.
Altra
gioia che ci ha riservato il 2016 il ritrovamento in una cantina
di un motore di una C2V del 1926, la prima Moto Guzzi da
corsa, dimenticato disonorevolmente e fermo da decenni,
sarà una nuova storia da scoprire e affrontare.
Infine
ribadiamo il ringraziamento per tutti coloro che vogliono
collaborare fornendoci dati, indicazioni, critiche e precisazioni
tecniche e storiche ......siano i benvenuti.